Riunione Straordinaria!
Prevenzione, Rispetto e Sanzioni per un Campionato più Sereno!
Ha tirato una brutta aria sull’asse arbitri-CO-squadre, ma si è ragionato sul da farsi. Non vi racconterò i punti discussi della riunione, ma il motivo per cui è stata indetta. Il caso riguarda tutti e tutto, in primis l’educazione e il rispetto. Detto questo, non c’è bisogno di parlare ripetutamente di chi viola queste due semplici regole (della vita in generale). Si è arrivati a convocare una riunione perché, ovviamente, in campo si è fatto di peggio. Nulla di gravissimo, eh?! Ma ditemi: deve essere per forza grave? Io penso che non sia necessario aspettare che una cosa diventi grave. “Punire” e correggere subito, con decisione, non è cattiveria: è prevenzione, è cura per la competizione e per il divertimento di tutti. Alla riunione erano presenti 11 delle 18 squadre. Tra gli assenti c’è stata qualche sorpresa e, come spesso accade, non è mancata la solita “scaricata”: per me va bene così. Le punizioni? Non sono arresti o fermi: sono inviti a vedere la partita da fuori, dietro la rete, sugli spalti. Ed è per questo che si è giunti addirittura alle famose e obsolete prove tivvù, che in determinate circostanze hanno fatto giustizia. A favore di tutti: giocatori, organizzatori e arbitri. Gli arbitri, sì, quelle persone come noi… che hanno una divisa diversa da tutte le persone in campo e sono soli contro tutti, o al massimo sono gli antagonisti di chi molte volte perde. Gli arbitri, però, non erano presenti a questa riunione. Non perché disinteressati, ma perché hanno deciso di affidarsi pienamente al CO, a cui spetta il compito di difenderli e di far rispettare le regole. Bene… gli arbitri hanno comunicato al CO di non divertirsi più. Che “Ogni Maledetto Sabato” non si divertono più. Vengono a giocare insieme a noi per divertirsi e dare il loro giudizio, ma non si divertono più nel farlo… Però, sbagliato o giusto che sia, è e sarà il giudizio che conterà fino alla fine della partita. Siamo nel calcio amatoriale!!! Oltre a non essere bene accetti, gli insulti, gli attacchi verbali, qualsiasi cosa violi il personale è già oltre il limite e non farà bene alla partita che state giocando, né a voi. Perché a comandare, a far rispettare le regole, in quel momento, non siete voi.
Infine, il CO, sì, con tanti giri di parole, serviti a raccontare episodi soprattutto di rilevanza umana e sociale e non di gioco come un fallo di mano non dato, ha ribadito più volte un invito alla calma da parte di tutti. Se l’arbitro sbaglia, ha visto male. Ha fatto quello che può fare! se vede male non puo fare altro che prendere la propria decisione, se vi ponete con garbo, avrete la vostra risposta. (Con garbo) o compratevi un fischietto e comunicate con quello.
Morale della favola: questa sera, a giustificazione di questo incontro, è stata inflitta, per la prima volta forse dopo 15 anni, una sanzione pecuniaria per una squadra che, ahimè (con i singoli), ha violato di gran lunga le regole di vita sopracitate. L’intera somma sarà devoluta in beneficenza dalla squadra stessa e dal CO, con tanto di ricevuta poi rimessa agli atti. Speriamo sia un segnale e un allarme preventivo, un esempio a cui tutti dovranno far caso e ricordare: chi sbaglia, in qualche modo… paga. Buon Campionato a tutti