Quiete dopo la tempesta

31/01/2025

È bastata un po’ di pioggia e la classifica si è capovolta: almeno in vetta c’è stata una rivoluzione vera e propria. Cominciamo dalla 13^ giornata, rinviata quasi tutta per maltempo.

 


È bastata un po’ di pioggia e la classifica si è capovolta: almeno in vetta c’è stata una rivoluzione vera e propria. Cominciamo dalla 13^ giornata, rinviata quasi tutta per maltempo. Dico “quasi” perché il Parma, nel giorno precedente a Parma-Sassuolo, ha presentato rinuncia preventiva, dando così la possibilità al Sassuolo di mettere in tasca la vittoria ancor prima che la pioggia cadesse l’indomani. Pioggia che comunque non ha risparmiato il Sassuolo, impegnato contro il Torino, ma comunque vincente per 8 a 0 sui granata.

Nell’ultimo articolo avevamo lasciato la Sampdoria capolista. Sì, lo è ancora, ma in queste ultime due giornate, infrasettimanale compresa, è successo l’impensabile (calcisticamente parlando). Perché tra rinvii e gare vinte preventivamente, il Napoli ha primeggiato per qualche giorno, dando l’impressione di essersi piazzato lì e che difficilmente si sarebbe mosso. Proprio perché nello scorso sabato i partenopei hanno avuto addirittura “i palloni” per giocarsi il recupero con l’Inter a giornata conclusa. Vincendo sia la gara delle 18, una gara sudatissima contro un bellissimo Venezia (5 a 3 il finale), che appunto il recupero con l’Inter, anch’essa impegnata alle 18 e vittoriosa con l’identico risultato contro la Juventus.

Alle 15, nel frattempo, la Samp batteva il Milan per 3 a 1, consolidando il primato per sole 3 ore e 15 minuti, quando appunto gli azzurri di Ambrosecchia e Rizzelli vincevano la doppia gara, sorpassando – e lo diciamo ora “momentaneamente” – la Sampdoria. Primato momentaneo perché lo stesso Napoli, nell’infrasettimanale appena concluso, si è dovuto arrendere al Milan: 7 a 5 + Fair Play il risultato per i rossoneri, mentre la Samp ha dilagato contro il Verona, riprendendosi così la vetta e lasciandoci un nulla di fatto. Ma permettetemi di dirlo: lì in vetta sembra la quiete dopo la tempesta!

Chi non ha approfittato di questa tempesta è stato il Como, che sabato ha battuto il ritrovato Cagliari, ma nella tempesta è scivolato contro la Lazio, perdendo per 5 a 2 e lasciando intatta la propria posizione. Stessa sorte (solo 3 punti) è capitata appunto alla Lazio, sconfitta poi nel weekend contro il Torino per 3 a 1.

Bottino pieno e soddisfazione per il Leccetto di Damianetto, che occupa meritatamente il settimo posto in classifica. I giallorossi di Puglia battono prima la Fiorentina per 6 a 2 e poi il Bologna (6 a 3), rivale/compagna di posizione, rimasta a 20 punti e, insieme a Juventus, Fiorentina e Parma, la quarta squadra ad aver incassato la doppia sconfitta.

Juve ancora in stato di sonnolenza, perché – visto il gioco, avvincente ma molto impreciso – può essere solo un lungo sonno da cui prima o poi dovrà svegliarsi. Sì, perché poi, come al volante, se ti addormenti in partita, rovini quello che hai costruito, facendoti ribaltare il risultato dalla Roma, già dapprima ribaltato e quasi al sicuro. Quindi, ennesima sconfitta di misura per la Signora, e speriamo che il caffè, prima o poi, faccia effetto.

Lotta ma incassa sconfitte il Parma, migliorato tantissimo nelle ultime partite: ha subito prima l’Empoli e poi il Venezia, e a nulla sono bastati i miracoli del portierone gialloblù Scaramuzzo. Se l’ho nominato in tutto questo articolo “anonimo”, è perché questo signore qui ha già all’attivo più di 50 salvataggi… o forse meglio chiamarli “gol fatti”.

Chi proprio non vuole saperne è la Fiorentina, che non trova un risultato utile dal lontano 30 novembre. I toscani subiscono prima il Lecce (6 a 3) e poi l’Inter con lo stesso “brutto” risultato. All’Inter va il grande merito di aver disputato finora un bel campionato, sicuramente meglio dei precedenti, ma con una costante più evidente: le presenze. A ogni partita si superano le 10 unità, e la classifica parla chiaro, così come i risultati.

Stesso elogio per il Verona, forse un po’ più giù in classifica, ma è proprio questa la morale: in un campionato amatoriale, vedere la squadra ultima iscritta, ultima in classifica, prima nelle presenze… Se non fosse stato per quel buon “Vino” poco stagionato e molto frizzante, avrebbe avuto un bomber che avrebbe regalato qualche punto in più.

Positiva la settimana per la Roma, vincente con 2 partite su 2 e comunque ferma a metà classifica.

L’Empoli, nonostante i 3 punti guadagnati contro il Parma, ha subito la furia del Cagliari, che da qualche giornata sta mostrando segni di ripresa nel risultato (nel gioco non ci sono dubbi). Idem per il Venezia, rilevante nel bel gioco sia contro il Napoli che contro il Parma, ma ancora in attesa di mostrare risultati utili e importanti. Giustificata la sconfitta contro il Napoli, ma non giustificabile – anche se positiva – la gara vinta in zona Cesarini contro il Parma.

Insomma, tra rinvii, sorpassi e battaglie punto su punto, la classifica continua a regalare emozioni. La Sampdoria si riprende la vetta, ma il Napoli ha dimostrato di essere una rivale più che credibile. Il Milan si conferma mina vagante, mentre squadre come Lazio, Como e Torino cercano di tenere il passo. In tutto questo, il Sassuolo osserva dall’alto, sfrutta ogni occasione e continua a macinare vittorie, confermandosi la squadra da battere. In coda, qualcuno prova a risalire, qualcun altro sembra ancora in letargo, ma in un campionato così imprevedibile, ogni giornata può cambiare tutto. Una cosa è certa: la tempesta è passata, ma il vento della competizione soffia ancora forte. 


 


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